mercoledì 12 aprile 2017

CIAO VINCENZO!


E' con profondo rammarico che si annuncia la scomparsa di Vincenzo Galassini, ieri sera intorno alle 20.
Vincenzo aveva 78 anni e fino all'ultimo giorno ha portato avanti le sue idee e le sue innumerevoli battaglie.
Nella sua vita è stato sindaco di Brisighella, dirigente di Forza Italia, consigliere comunale e provinciale, negli ultimi anni era l'anima dei blog di Forza Italia, un canale di informazioni sempre aggiornato e seguito da moltissimi utenti.
Questa triste ed inaspettata notizia ha lasciato tutti senza parole, le più sentite condoglianze alla moglie e ai figli che sono sempre stati il supporto di Vincenzo in tutti questi anni.
Grazie Vincenzo per tutto quello che hai fatto.

lunedì 10 aprile 2017

DICHIARAZIONE DEI REDDITI 2017.


RICORDATI CHE RENZI CON LA SCUSA DI AVERE TUTTO ON-LINE CI FA PAGARE 80 EURO. PRIMA ERA GRATUITA CON I CAF CHE SI ASSUMEVANO LA RESPONSABILITA’.


mercoledì 22 giugno 2016

SE LA SINISTRA ED IL PD VINCONO SOLO IN EMILIA ROMAGNA CI SARA' UN MOTIVO? E' ORA CHE IL CENTRODESTRA CAMBI ..


BOLOGNA RAVENNA RIMINI (VINTA AL PRIMO TURNO) 3 su otto comuni capoluogo italiani di questo turno elettorale che restano in mano al PD sono dell'Emilia Romagna. Un vero peccato bisognerà cambiare, magari imparando dalla Toscana o dalla Liguria dove la partecipazione dei militanti e la capacità dei dirigenti sembrano evidenti.
IL PD(di quelle ai ballottaggi) AVEVA 21 SINDACI DELLE CITTA' CAPOLUOGO ed OGGI SOLO 8 IL CENTRO DESTRA NE AVEVA 4 ED ORA MI PARE 10 I 5 STELLE 3 NEGLI 8 2 SONO DELL'EMILIA-ROMAGNA BOLOGNA E RAVENNA al PRIMO TURNO RIMINI. IL PD CONQUISTA ANCHE CESENATICO PER RESPONSABILITA' DI CHI HA VOLUTO DIVIDERE. FORZA ITALIA BENISSIMO IN TOSCANA LIGURIA FRIULI SARDEGNA NEL SUD. MALISSIMO IN EMILIA ROMAGNA QUESTI SONO I NUMERI.

sabato 16 aprile 2016

"ANDATE A VOTARE PER MANDARE A CASA RENZI”


Brunetta: «Andare a votare per mandare a casa Renzi»
Molti sono nel frattempo gli inviti a recarsi alle urne che arrivano dal centrodestra. L’obiettivo, più o meno dichiarato esplicitamente, è inviare un primo invito di sfratto al governo Renzi. Parla senza peli sulla lingua Renato Brunetta. «Votate Sì, votate No, ma andate a votare per raggiungere quorum e mandare a casa Renzi»:
RIFORME, “A REFERENDUM NO PER RIPRISTINARE DEMOCRAZIA, RENZI GAME OVER”
“Sta per terminare una delle più brutte e buie settimane della storia della nostra Repubblica. Tra lunedì e martedì, infatti, in un’Aula semivuota alla Camera dei deputati, il governo Renzi ha approvato in via definitiva la sua riforma della Costituzione. La ‘schiforma’ come l’ho più volte definita in questi giorni”.
Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, intervenendo telefonicamente alla XV^ Convention di “Azzurri ‘94” (associazione fondata da Rodolfo Ridolfi e Liborio Cataliotti), che si è tenuta ieri sera a Rimini.
“Il presidente del Consiglio (si fa per dire), Matteo Renzi, ha violentato la nostra Carta fondamentale, ha usato la Costituzione contro se stessa. Ha usato il voto di 130 deputati che a norma di sentenza della Corte costituzionale non dovrebbero sedere in Parlamento (compresa la ministra Boschi) per modificarla, a colpi di maggioranza, comprando politicamente a Palazzo Madama 60 senatori eletti con lo schieramento opposto a quello della sinistra”. “Le riforme dovevano essere portate avanti e approvate in modo condiviso, con un clima costruttivo: Renzi ha trasformato questo percorso in un atto eversivo. Per fortuna il popolo avrà diritto di dire ‘no’. L’articolo 138 della Costituzione che prevede il referendum confermativo è stato davvero una saggia uscita d’emergenza voluta dai padri costituenti”.
“Adesso dunque l’obiettivo deve essere quello di respingere a ottobre, con la consultazione popolare, questa sciagurata riforma. L’obiettivo deve essere quello di mandare a casa Renzi, Renzi game over, e di ripristinare la democrazia nel nostro Paese. Per fare questo c’è bisogno dell’impegno e del coinvolgimento di tutti. Non solo Forza Italia ma anche le altre opposizioni devono rimboccarsi le maniche, lavorare sin da subito ai Comitati per il ‘no’, e lanciare campagne informative in giro per l’Italia”, ha sottolineato Brunetta.


mercoledì 13 aprile 2016

STOP AL BICAMERALISMO, CON IL VOTO ALLA CAMERA NASCE IL SENATO DEI 100. IL COMMENTO DI BERLUSCONI


Per la Boschi "un risultato storico", ma dal centrodestra arrivano le prime critiche: "Il popolo dirà 'no'"
Con 361 voti favorevoli e soltanto sette contrari, è stato approvato alla Camera il disegno di legge della riforma Costituzionale, non votata dai deputati dell'opposizione. Il via libera finale alle riforme costituzionali arriva dopo due anni e passa la palla alla cittadinanza, che sul tema sarà chiamata a esprimersi attraverso un referendum.   il commento di Silvio Berlusconi. "La Costituzione è la Carta fondamentale della nostra Repubblica. Andava migliorata, dove necessario, tutti insieme, con il contributo di tutte le forze politiche, nessuna esclusa", ha detto, aggiungendo: "Un premier neppure mai presentatosi alle elezioni, supportato da una maggioranza incostituzionale e con l'apporto decisivo al Senato di 60 transfughi del centrodestra, ha voluto invece far prevalere l'arroganza dinanzi al buonsenso, consegnando al Paese una riforma sbagliata e pericolosa, tesa al proprio interesse e non a quello degli Italiani. La posta in gioco è il futuro dell'Italia libera e democratica così come gli Italiani l'hanno fortemente voluta nel secondo dopoguerra. Non consentiremo un ritorno ad un passato buio della storia del nostro Paese, ci batteremo al referendum per difendere la Repubblica Italiana dalla voglia di potere di un premier mai eletto".
   Il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, che conta sul fatto che "il popolo avrà diritto di dire 'no'". "Nonostante Renzi abbia voluto falsificare anche il significato del referendum, facendolo coincidere con se stesso, con un plebiscito sul suo nome. Nei fatti, questa riforma è diventata un ologramma di Renzi, e noi ci impegneremo a farlo svanire", ha aggiunto Brunetta, chiarendo che "la Costituzionale di uno Stato, di una nazione, di un popolo, almeno in Occidente riflette, deve riflettere valori condivisi dalla larghissima parte di quel popolo, così è accaduto in Italia nel 1947. Oggi vediamo accadere il contrario". "